di Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja
Sabato 24 febbraio 2024 ricorre il giorno della divina apparizione di Srīla Narottama Dāsa Ṭhākura. Di seguito, in onore a questo tithi, pubblichiamo la glorificazione di Srila Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja del 22 febbraio 1997 a Bali, Indonesia.
Oggi è un giorno molto propizio. È il compleanno di Srila Narottama dasa Thakura, uno dei pilastri solidi e forti della predica di Sri Caitanya Mahaprabhu. Dopo la generazione dei sei Gosvami e di Srila Krsnadasa Kaviraja Gosvami, Narottama Thakura, Syamananda Prabhu e Srinivasa Acarya sono diventati i leader dei Vaisnava in Bengala. Presero tutti i libri dei sei Gosvami e altre autentiche letterature Vaisnava e predicarono in tutto il Bengala. Soprattutto, Narottama Thakura predicò nell’India orientale, in posti come l’Assam e Manipura.
Srila Narottama Thakura era un principe. Era il figlio di un re molto famoso di quella zona. Fin da bambino ebbe impressioni di pura devozione che coltivò. Si recò quindi a Vrndavana, dove venne a conoscenza delle glorie di Sri Jiva Gosvami e ne fu attratto. Insieme a Syamananda e Srinivasa, studiò tutti gli sastra da Jiva Gosvami: il Vedanta-sutra, lo Srimad-Bhagavatam e in particolare i sei Sandarbha. In questo modo, tutti e tre divennero eruditi nei siddhanta Gaudiya di Caitanya Mahaprabhu.
Syamananda Prabhu era discepolo di Hrdayananda di Kalna, tuttavia ascoltò le lezioni di Sri Jiva Gosvami, e trattò più lui come suo guru del suo Gurudeva, Sri Hrdayananda. Anche Sri Narottama Thakura studiò alla scuola di Sri Jiva Gosvami. Jiva Gosvami personalmente gli disse di prendere l’iniziazione da Lokanatha dasa Gosvami, e disse a Srinivasa Acarya di prendere l’iniziazione da Gopala Bhatta Gosvami. A quei tempi non c’erano restrizioni come ci sono oggi. Tutti erano liberi di associarsi ai Vaisnava più importanti.
In effetti, i guru consigliavano i loro discepoli: “Associati con questi Vaisnava molto elevati, e in questo modo svilupperai la tua coscienza di Krsna.” Non c’era coscienza di casta come oggi: “Non andare dagli altri Vaisnava, anche se potrebbero essere di altissimo profilo. Questa è il nostro gruppo, e quello è il loro, e quello è il gruppo dell’altro gruppo.” A quel tempo non c’era affatto lo spirito di gruppo; tutti appartenevano alla famiglia di Caitanya Mahaprabhu. Tutti ascoltavano da tutti.
Jiva Gosvami aveva un cuore così puro, libero da qualsiasi invidia, che disse a Narottama Thakura e Srinivasa Acarya di prendere l’iniziazione da questi due Vaisnava molto elevati. Avevano deciso di prendere l’iniziazione da Jiva Gosvami, ma lui disse loro: “Loro sono più anziani di me. Riceverete più beneficio se vi rifugiate in loro.” Noi non siamo abbastanza puri da parlare in questo modo ai nostri subordinati. I nostri cuori non sono così potenziati.
Così Jiva Gosvami li mandò da quei due grandi Vaisnava – ma loro avevano giurato di non avere discepoli.
I passatempi di Lokanatha dasa Gosvami non sono stati raccontati nella Caitanya-caritamrta o in nessun altro libro. Lokanatha dasa Gosvami era un Vaisnava così elevato che avvertì Krishnadasa Kaviraja Gosvami, Srila Rupa Gosvami, Srila Sanatana Gosvami e altri scrittori: “Se volete la mia misericordia, allora non glorificatemi o scrivete il mio nome nei vostri libri.” Quando loro lo rassicurarono, solo allora dette le sue benedizioni e disse loro: “I vostri libri saranno completati con successo. La misericordia di Krishna sarà su di voi.” È per questo motivo che questi grandi autori vaisnava non hanno menzionato il suo nome. Gli hanno obbedito; hanno seguito il suo ordine.
Un giorno, per ordine di Jiva Gosvami, un bellissimo principe, quel ragazzo Narottama, andò da Lokanatha dasa Gosvami e prese la polvere dei suoi piedi. Lokanatha dasa Gosvami gli chiese: “Chi sei?”
Narottama rispose: “Sono una persona molto disgraziata, un ragazzo caduto. Voglio rifugiarmi ai tuoi piedi di loto. Per favore, iniziami.”
Lokanatha dasa Gosvami rifiutò categoricamente. Disse a Narottama: “Puoi andare da qualsiasi famoso Vaisnava e rifugiarti in lui. Sono una persona senza alcun valore. Non so come fare il bhajana. Mi limito solamente a mangiare, bere e dormire. Non mi impegno nella bhakti. È meglio che tu vada da qualsiasi persona istruita e qualificata.”
Narottama dasa Thakura chiese ancora e ancora, ma Lokanatha das Gosvami rimase grave e si rifiutò di iniziarlo. Sebbene Narottama dasa Thakura se ne andò in quel momento, iniziò a pensare a come avrebbe potuto ottenere l’iniziazione da questo maha-bhagavata.
Narottama dasa era molto preoccupato e cominciò a pensare a come compiacerlo. Cominciò a pulire il posto in cui Lokanatha dasa Gosvami faceva i suoi bisogni nella foresta. Così, regolarmente, lo puliva ogni notte, e puliva anche il percorso verso quel luogo. Una volta, in una notte molto buia, verso mezzanotte, Lokanatha dasa Gosvami prese la mano di questo ragazzo e gli chiese: “Chi sei e perché lo fai?” Narottama dasa Thakura iniziò a piangere amaramente e rispose, “Perché voglio farti piacere.”
“Oh, sei un puro devoto. Cosa vuoi?”
“Voglio solo essere iniziato da te.” Narottama dasa cominciò di nuovo a piangere.
Nel vedere la devozione del ragazzo, Lokanatha dasa Gosvami si commosse e lo accettò. Gli disse: “Per favore, vieni da me dopo aver fatto il bagno nella Yamuna.”
Il mattino seguente Narottama fece il bagno e andò da Lokanatha dasa Gosvami, che lo iniziò nel krsna-mantra (gopala-mantra), klim krsnaya svaha e nel kama-gayatri, klim kamadevaya. Gli diede questi due mantra e gli consigliò: “Non andare da nessuna parte. Siediti qui con me nel mio bhajana kutira.” Costruì una capanna per lui, proprio accanto alla sua, e gli disse:” Rimani sempre qui con me, recita l’harinama e ascolta da me.” Narottama dasa fece come gli era stato detto.
Un giorno a mezzogiorno, quando il sole era molto caldo, venne un agricoltore assetato e chiese a Lokanatha dasa Gosvami: “Per favore dammi un po’ d’acqua o dammi una corda e un secchio in modo che io possa tirare l’acqua dal pozzo.” Lokanatha dasa Gosvami non rispose; forse non vide nemmeno quella persona, poiché era completamente assorto nel suo bhajana. Poiché Lokanatha dasa Gosvami non riusciva a sentirlo, il contadino andò alla capanna successiva e chiese a Narottama: “Oh, giovane babaji, puoi darmi dell’acqua?” Narottama uscì e gli diede un po’ d’acqua. Soddisfatto, il contadino se ne andò.
Più tardi, Lokanath dasa Gosvami chiamò Narottama e gli disse: “Sai cos’è il bhajana? Krishna in persona è il Suo nome; non c’è alcuna differenza tra loro.”
nama cintamanih krsnas
caitanya-rasa-vigrahah
purnah suddho nitya-mukto
'bhinnatvan nama-naminoh
[“Il santo nome di Krishna è trascendentalmente beato. Concede tutte le benedizioni spirituali, poiché è Krsna Stesso, la riserva di ogni piacere. Il nome di Krishna è completo ed è la forma di tutte le dolcezze trascendentali. Non è un nome materiale in nessuna condizione, e non è meno potente di Krsna Stesso. Dal momento che il nome di Krishna non è contaminato dalle qualità materiali, non c’è dubbio che possa essere implicato con maya. Il nome di Krishna è sempre liberato e spirituale; non è mai condizionato dalle leggi della natura materiale. Questo perché il nome di Krishna e Krishna Stesso sono identici.” (Padma Purana)]
“In qualche modo il nome è persino superiore a Krishna. Non conosci questa verità? Stai servendo Krishna (cantare o ricordare Krishna significa servirLo), ma hai pensato che il servizio di cantare l’harinama sia meno importante di dare acqua a una persona assetata; ecco perché l’hai servito. Non credi che Krishna possa placare la sua sete. Krishna può dare qualsiasi cosa, ma tu non hai fede in Lui. Quindi, torna subito a casa tua. Diventa qualificato lì, e poi puoi tornare. Al momento non sei qualificato.”
Si dovrebbe avere una forte fede nel nome di Krishna. Conoscete la forte fede di Haridasa Thakura? Fu frustato in ventidue mercati e la sua pelle e i suoi muscoli furono fatti a pezzi, ma non lasciò mai il suo canto dell’harinama.
Lokanatha dasa Gosvami ordinò così a Narottama dasa Thakura: “Lascia questo posto.” Sentendo questo Narottama cominciò a piangere amaramente. Sebbene Lokanatha das Gosvami avesse un cuore molto soffice, come un fiore, desiderava il buon auspicio per Narottama dasa, e così divenne duro come una pietra. Fu per il benessere di Narottama che disse: “Vai via da qui.”
Narottama das Thakura non era un devoto ordinario. Era un associato di Srimati Radhika Stessa, e nella sua forma manjari è Vilasa-manjari. Stava solo giocando un ruolo, per dare ispirazione ai devoti.
Stava piangendo e tornò a casa sua, ma si rese conto di tutto. Di fatto, iniziò a cantare in modo tale che Sri Caitanya Mahaprabhu con tutti i Suoi associati andavano ad ascoltare le sue lezioni e il suo canto. Cantava pateticamente, con le lacrime agli occhi e una voce soffocata, ” Krishna Krishna Hare Hare”, e [Lalasmayi Prarthana (le canzoni degli Acarya Vaisnava)]:
'gauranga' bolite ha'be pulaka-sarira
'hari hari' bolite nayane ba'be nira
[“Quando verrà il momento in cui i miei capelli si drizzeranno al canto del nome di Gauranga? Quando i miei occhi traboccheranno di lacrime mentre canto i santi nomi di “Hari Hari?”]
ara kabe nitai-cander karuna hoibe
samsara-vasana mora kabe tuccha ha'be
[“E quando la luna di Nityananda Prabhu mi concederà la Sua misericordia? Quando i desideri materiali diventeranno piccoli e insignificanti? “]
visaya chadiya kabe suddha ha'be mana
kabe hama herabo sri-vrndavana
[“Quando rinuncerò al godimento materiale e la mia mente si purificherà? Quando vedrò la cinmaya svarupa di Sri Vrndavana?”]
rupa-ragunatha-pade hoibe akuti
kabe hama bujhabo se jugala-piriti
[“Quando seguirò avidamente il percorso di Sri Rupa Gosvami e Sri Raghunatha dasa Gosvami? Per mezzo delle loro istruzioni sarò in grado di comprendere l’amore divino di Sri Radha e Krishna.”]
rupa-raghunatha-pade rahu mora asa
prarthana koroye sada narottama dasa
[“La mia unica aspirazione è quella di raggiungere i piedi di loto di Sri Rupa Gosvami e Sri Raghunatha dasa Gosvami. Questa è la costante preghiera di Narottama dasa.”]
Cantava il kirtana insieme alla mrdanga e ogni parola del suo kirtana veniva pronunciata dalla sua mrdanga. La mrdanga sembrava il canto dello stesso Narottama, anche se in realtà era il suono dolce che proveniva dalla sua mrdanga. Il sentimento di Narottama era tale che Caitanya Mahaprabhu, Nityananda Prabhu, Svarupa Damodara, Raya Ramananda, Vakresvara Pandita, Srivasa Pandita e tutti gli associati di Mahaprabhu apparvero e iniziarono a ballare con Narottama Thakura, e quando lui fermò il suo kirtana, Loro scomparvero immediatamente. I migliaia di devoti presenti erano sbalorditi. Quando cantava canzoni su Sri Radha e Krishna, Radha-Krishna personalmente andavano ad ascoltare, con tutti i Loro associati, e Krishna suonava bellissime canzoni sul Suo flauto.
Così, in pochi anni, Narottama dasa Thakura predicò in tutto il Bengala Orientale, in Assam e a Manipura.
Veniva dal villaggio Kheturi; era nato e cresciuto lì, e suo padre e suo zio vivevano lì. Suo padre era un grande re. Lì Narottama dasa Thakura manifestò sei Thakura (Divinità), vale a dire Radha-Govinda, Radha-Gopinatha, Radha-Madana-mohana, Radha-Vamsidhari, Radha-Giridhari e Radha-Vallabhi-kanta.
Organizzò anche un grande festival che divenne famoso nella storia Gaudiya-Vaisnava. Srimati Jahnava-devi (che è Ananga-manjari nei krsna-lila), moglie di Nityananda Prabhu, fu eletta presidente. Tutti l’accettarono come loro precettore, tra cui Srila Jiva Gosvami e Raghunatha dasa Gosvami.
Quando Virabhadra, il figlio della moglie Vasudha di Nityananda Prabhu, divenne sedicenne, voleva prendere l’iniziazione, ma non riuscì a trovare alcuna persona che considerasse qualificata. Qualcuno gli disse: “Perché non ti rifugi in Srimati Jahnava-devi e non ricevi l’iniziazione da lei?” Rispose: “È una donna; non voglio essere iniziato da una donna.” Poi, una mattina presto, Srimati Jahnava-devi stava tirando l’acqua da un pozzo per farsi una doccia, quando Viracandra andò da lei per ricevere qualche consiglio. La vide estrarre acqua dal pozzo mezza nuda, con solo un asciugamano che copriva la metà inferiore del suo corpo. Entrambi si vergognarono di vedersi in questa circostanza, anche se lei era anziana e come una madre per lui. Srimati Jahnava-devi manifestò subito quattro braccia, con due che tiravano l’acqua dal pozzo e le altre due che le coprivano il seno. Stupito, Virabhadra si arrese immediatamente ai suoi piedi di loto e la pregò di perdonare le sue offese. Le disse: “Non ho bisogno di altro. Voglio ricevere l’iniziazione da te proprio ora. Sei il mio guru.”
Srimati Jahnava-devi è una personalità molto elevata, il potere (sakti) di Sri Nityananda Prabhu, e serve Radha-Krsna nel loro amore coniugale nella forma di Ananga-manjari. Pertanto, fu eletta leader suprema dei Gaudiya Vaisnava. In questo festival si riunirono tutti i Vaisnava di spicco di quel tempo, Sri Syamananda Prabhu, Sri Srinivasa Acarya e centinaia di migliaia di altri devoti. Fu uno dei più grandi festival della storia del Vaisnavismo.
Tutti i presenti rimasero incantati dalle dolci canzoni di Sri Narottama dasa Thakura, e tutti furono benedetti dal darsana di Sri Radha Krsna e Caitanya Mahaprabhu, che vennero per ascoltare queste dolci melodie.
Narottama dasa Thakura era il miglior devoto del suo tempo. È un associato di Sri Sri Radha-Krsna e di Sri Caitanya Mahaprabhu; in effetti è una manifestazione di Sri Caitanya Mahaprabhu.
Anche Sri Lokanatha dasa Gosvami è un associato di Sri Sri Radha-Krsna; il suo nome è Manjulali-manjari. Il rimandare Narottama Thakura al suo villaggio fu un trucco, con il quale inviò Narottama dasa Thakura a predicare in tutto il mondo. Se non lo avesse fatto, non ci sarebbe stata nessuna predica; tutta la predica sarebbe andata perduta. Se avesse continuato a chiedere a Narottama di sedersi e cantare l’harinama nel suo kutira, non ci sarebbe stata una predica così grande.
Potete anche guardare l’esempio di Sri Bhaktisiddhanta Sarasvati Gosvami Thakura e di Srila Gaurakisora dasa Babaji Maharaja. Srila Gaurakisora dasa Babaji Maharaja era un seguace di Lokanatha dasa Gosvami. Non ha mai ricercato fama, prestigio o qualcosa del genere. Cantava sempre l’harinama e cantava nel più profondo degli stati d’animo, con le lacrime agli occhi: “Oh Radhe, Prema-mayi Radhe Radhe, Govinda, dove siete?”
gosai eka-bara dake radha-kunde
abara dake syama-kunde, radhe radhe
[… a volte al Radha-kunda, a volte al Syama-kunda.]
gosai eka-bara dake vrndavane
eka-bara dake bandhirvane
Gosai a questo proposito si riferisce a Raghunatha dasa Gosvami.
Srila Gaurakisora dasa Babaji Maharaja non poteva vivere senza ricordare Srimati Radhika, gridando sempre: “Oh Radhe, dove sei, dove sei?” Rotolandosi a terra, piangeva:
he radhe! vraja-devike! ca lalite! he nanda-suno! kutah
sri-govardhana-kalpa-padapa-tale kalindi-vanye kutah
gosantav iti sarvato vraja-pure khedair maha-vihvalau
vande rupa-sanatanau raghu-yugau sri-jiva-gopalakau
[“Offro vandana ai sei Gosvami, che gridavano sempre:” O Radhe! O regina di Vrndavan! Dove sei? O Lalite! O figlio di Nanda Maharaja! Dove siete? Siete seduti sotto gli alberi kalpa-vrksa della collina Sri Govardhana? Oppure state vagando nella foresta lungo le morbide sponde della Kalindi?” Si lamentavano sempre, sopraffatti e bruciando nei sentimenti di grande separazione mentre vagavano per tutta Vraja-mandala.” (Sri Sad-Gosvamyastakam, verso 8)]
A volte a Vrndavana e a volte al Radha-kunda, piangeva e rotolava per terra, piangendo amaramente: “Radhe! Radhe! Radhe! Se non mi dai la Tua misericordia, morirò immediatamente.” Faceva questo tipo di bhajana, nirjana-bhajana, in luoghi solitari.
Fece anche voto di non iniziare nessuno, ma Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura aveva promesso: “Non prenderò l’iniziazione da nessuno tranne che da Srila Gaurakisora dasa Babaji Maharaja, altrimenti morirò.” Srila Bhaktivinoda Thakura dovette diventare un mediatore tra loro. Chiese a Babaji Maharaja: “Qual è il tuo dovere verso le anime condizionate?”
“Dar loro misericordia.”
“Allora perché non stai dando la tua misericordia a questo ragazzo? Sta per morire!”
Con la persuasione di Srila Bhaktivinoda Thakura, accettò e diede l’iniziazione a quest’unica persona, Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura. Gli ordinò: “Non andare mai a Kali.” Kali significa Kolkata, Calcutta. Ma quando Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura fu iniziato e prese sannyasa, anche prima di prendere sannyasa, andò per la prima volta a Calcutta. Lì iniziò la sua predica e gradualmente predicò in tutta l’India e nel mondo.
Disobbedì al suo maestro spirituale andando a Calcutta? Qualcuno può affermarlo? Chiunque sostenga questo sta commettendo una grave offesa. Ciò che fece fu un grande servizio al suo maestro spirituale. Lo ha glorificato in tutto il mondo facendo così. Se non lo avesse fatto, non avremmo saputo di Srila Gaurakisora dasa Babaji Maharaja e di Krishna. Voi, io e milioni di devoti ci riuniamo oggi solo per la misericordia di Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, che ricevette dal suo guru, Srila Gaurakisora dasa Babaji Maharaja.
Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja predicò nei paesi occidentali e orientali, ma faceva parte della predica di Sri Caitanya Mahaprabhu e di Sri Nityananda Prabhu. I predicatori originali sono Sri Caitanya e Nityananda Prabhu. Tutti i guru nella successione disciplica obbediscono a Loro. Se Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, Gaurakisora dasa Babaji Maharaja, Srila Bhaktivinoda Thakura e Srila Narottama dasa Thakura non fossero venuti in questo mondo, come avremmo potuto incontrarci qui? Pertanto, dovremmo onorare tutti i guru nella successione disciplica. Se diciamo che il nostro guru è l’unico che c’è e che dovremmo onorare solo lui e non leggere i libri di Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, di Srila Bhaktivinoda Thakura o di altri, come il Bhakti-rasamrta-sindhu di Sri Rupa Gosvami, allora siamo offensori e non potremo entrare nel regno della bhakti.
Sebbene a Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura gli fosse stato proibito di andare a “Kali Rajya”, lui ci andò e da lì cominciò a predicare in tutto il mondo. Raccolse devoti come Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja, e anche il nostro Guru Maharaja e altri da Calcutta. Se non avesse iniziato la sua predica da lì, nessuno avrebbe ottenuto il rifugio del bellissimo siddhanta di Sri Caitanya Mahaprabhu. Quindi, non possiamo dire che abbia disobbedito al suo Gurudeva.
Allo stesso modo non possiamo nemmeno dire che Sri Narottama dasa Thakura abbia disobbedito al suo guru. In realtà, ha adempiuto il mano-bhista, o desiderio interno, della sua grazia divina. Dovremmo sempre cercare di riconciliare queste apparenti contraddizioni. A volte i puri discepoli si comportano così, quindi dovremo riconciliare. Se non riconciliamo, andremo all’inferno.
Ci sono molti di questi casi descritti nello Srimad-Bhagavatam. Una volta, Krishna parlò alle gopi: “Tornate alle vostre case e servite i vostri mariti, i figli e le mucche.” Ma le gopi si opposero alle sue argomentazioni e gli dissero: “Non siamo noi in difetto, ma Tu! Ti consideriamo il nostro guru. Ci stai dicendo di servire i nostri mariti, figli e così via; perciò Tu sei il nostro guru. Il guru deve essere rispettato e adorato per primo, prima di chiunque altro. Se non accetti la nostra adorazione, allora sei colpevole, non noi.” Sconfissero tutte le argomentazioni di Krishna che fu obbligato ad accettare il loro servizio.
Dopo, le gopi chiesero a Krishna: “Perché ci hai detto di tornare alle nostre case e di servire i nostri mariti?” Krsna rispose: “Non l’ho mai detto. Ho detto che le notti di luna piena non sono buie; ma voi avete capito che sono buie.” In sanscrito, questi sloka hanno doppi significati; quindi dovremmo sempre leggerli e capirli sotto la guida dei Vaisnava. Altrimenti potremmo non capire il loro vero significato.
Dovremmo capire che Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura e Sri Narottama dasa Thakura non hanno mai disobbedito ai loro guru; piuttosto loro, rispettosamente, “hanno più che obbedito” a loro.
A volte Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja scrive nei suoi libri una cosa in un posto e da qualche altra parte il contrario. Potreste trovarlo in molti punti, ma deve essere riconciliato. Ad esempio, ha scritto in alcuni punti che l’anima è caduta da Goloka Vrndavana, mentre in altri punti che l’anima non può mai cadere da Goloka Vrndavana. Qui vediamo alcune contraddizioni apparenti.
Quale affermazione dovremmo seguire? Non cercate di seguirlo con la vostra intelligenza. È meglio leggere i suoi libri con la consapevolezza che le sue conclusioni devono essere le stesse di Srila Jiva Gosvami, di Sri Rupa Gosvami, di Sri Bhaktivinoda Thakura o di Srila Bhaktisiddhanta Prabhupada. Se una delle sue due affermazioni è in contraddizione con la conclusione di Sri Jiva Gosvami o di Sri Rupa Gosvami, o di Mahaprabhu, o di Sri Bhaktivinoda Thakura o di Srila Prabhupada, allora possiamo concludere che Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja aveva uno scopo speciale nel fare questo. Altrimenti, senza questa comprensione, sarete deviati dal percorso della bhakti e diventerete degli offensori.
Come possiamo riconciliare la sua affermazione che l’anima è caduta da Goloka e ora ha dimenticato Krsna? Lo ha detto per i principianti. E ha fatto bene. I principianti non possono comprendere un siddhanta superiore. Non sarebbe stato utile spiegarglielo. Ad esempio, possiamo dire a un bambino in lacrime che la luna è qui sull’albero. La luna non è sull’albero, ma non possiamo dargli alcuna spiegazione sofisticata perché non capirebbe. Pertanto, gli diciamo che la luna è qui sui rami dell’albero. Questo è appropriato. Tuttavia, quando avrà acquisito un po’ di conoscenza, in quel momento possiamo dirgli che la luna non è sull’albero.
Una volta che saremo qualificati, capiremo. Leggeremo Sri Jiva Gosvami, Sri Rupa Gosvami o Sri Sanatana Gosvami e riconosceremo che nei libri di Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja c’è tutto. Ha scritto qualcosa per le persone ordinarie, per i principianti. Ma la sua vera conclusione è questa:
Coloro che raggiungono Goloka Vrndavana sono liberati da questo mondo. O si sono liberati o sono manifestazioni kaya-vyuha di Srimati Radhika o manifestazioni nitya-siddha di Sri Baladeva Prabhu. Non c’è maha-maya a Goloka Vrndavana, solo yoga-maya (Purnamasi). I cattivi pensieri non possono mai entrare nel cuore dei residenti di Goloka. Loro gustano sempre le dolcezze di krsna-prema, quindi come possono cadere? Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja l’ha detto molto chiaramente molte volte: posso dimostrarlo, e anche altri lo hanno detto. Non dovremmo essere confusi e quindi confondere gli altri.
Viene citato che ha detto che non dovremmo leggere altri libri oltre ai suoi. Perché avrebbe dovuto dirlo? Perché prima dovremmo diventare qualificati, e poi dobbiamo leggere libri come il Bhakti-rasamrta-sindhu e l’Ujjvala-nilamani; altrimenti perderemo tutto. Quindi, dovremo riconciliare tutto questo.
Srila Gour Govinda Maharaja a volte parlava di raganuga-bhajana. Era qualificato per parlare di questo, ma la maggior parte dei suoi ascoltatori non erano qualificati per capire quanto lui fosse più vicino di loro agli insegnamenti di Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja. Potevano solo comprendere gli insegnamenti primari; non potevano risolvere argomenti così elevati. Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja ha scritto e spiegato tutto nei suoi libri, ma dobbiamo imparare da un maha-bhagavata come capire i suoi libri.
yaha, bhagavata pada vaisnavera sthane
ekanta asraya kara caitanya-carane
[“Se vuoi capire lo Srimad-Bhagavatam, devi avvicinarti a un Vaisnava che si è auto-realizzato e ascoltare da lui. Potrai farlo quando hai completamente preso rifugio ai piedi di loto di Sri Caitanya Mahaprabhu.” (Sri Caitanya-caritamrta, Antya-lila, 5.131)]
In realtà, non c’è nulla di contraddittorio nei libri di Srila Bhaktivedanta Svami Maharaja; piuttosto, ha parlato ai diversi livelli di devoti. Ad esempio, è scritto da qualche parte nello Srimad-Bhagavatam che il mondo è falso. Ciò non significa che il mondo fisico sia falso, ma che il mondo che noi stessi creiamo, le nostre concezioni quali “Questo è mio padre, questa è mia madre, questa è mia moglie e così via” sono false; la nostra creazione è falsa. Le relazioni terrene sono illusorie, ma il sole, la luna e i passatempi di Sri Rama e Sri Krsna non sono falsi.
Dobbiamo riconciliare tutte queste cose. Ma possiamo riconciliarle solo se ci associamo con i Vaisnava di alta classe.
Jay Srīla Narottama Dāsa Ṭhākura Ki-jay